0 of 50 Domande completed
Domande:
È necessario compilare il campo. |
|
, È necessario compilare il campo. |
|
È necessario compilare il campo. |
|
È necessario compilare il campo. |
You have already completed the quiz before. Hence you can not start it again.
Quiz is loading…
You must sign in or sign up to start the quiz.
È necessario innanzitutto completare quanto segue:
Ti resta
Tempo scaduto
Tu hai raggiunto 0 di 0 punti, (0)
Earned Point(s): 0 of 0, (0)
0 Essay(s) Pending (Possible Point(s): 0)
Punteggio Medio |
|
Il tuo punteggio |
|
sedi di Milano, Genova Firenze, Roma, Caserta, Telematica
Patologia clinica, Medicina di Laboratorio e Biologia medica o Biologia clinica, sono termini disciplinari equivalenti. Il cui utilizzo riflette il dibattito culturale-scientifico specifico di singoli paesi.
Sono oggetto degli esami di laboratorio (test, indagini, analisi) i liquidi o i tessuti biologici che
costituiscono i sistemi dai quali ricavare informazioni. I liquidi o tessuti prelevati dal paziente sono definiti campioni e su questi il laboratorio esegue il dosaggio dei vari costituenti, o analiti, secondo la richiesta che perviene dal clinico.
Come determini i principi di interpretazione dei dati riportati:
accuratezza: quando il valore fornito dall’analisi e prossimo al valore non reale del parametro analizzato precisione: in riferimento alla riproducibilità di un test specificità: capacita di individuare i soggetti portatori della malattia senza definire ammalati gli individui sani in veri negativi / (veri negativi + falsi positivi) sensibilità: capacita di un test di individuare tutti i soggetti malati senza definire sani i soggetti malati in veri positivi / (veri positivi + falsi negativi)
Tutti i valori riscontrati con una analisi clinica o chimico-clinica devono essere paragonati a valori di riferimento considerati normali, che sono distribuiti nella popolazione secondo una curva gaussiana. Il concetto di normalità in medicina e ancora ancorato troppo spesso a generalizzazioni che indicano nel soggetto normale di riferimento…(completa la frase)
Il sangue e composto da una parte corpuscolata e da una parte liquida, e rappresenta il mezzo che tiene in movimento tutti i liquidi del corpo. Consente di portare molecole originate od entrate (endogene ed esogene) in una singola parte dell’organismo a tutte le altre parti dell’organismo. La componente liquida del sangue e rappresentata dal solvente biologico, l’acqua, e da tutto ciò che in essa è disciolto, sia microche macro-molecolare. La componente liquida porta in sospensione la componente corpuscolata. La componente corpuscolata è cosi rappresentata dal: (45% del volume ematico totale)?
Con il termine esame emocromo-citometrico con formula leucocitaria, o con quello più noto di
emocromo, si indica una serie di valutazioni qualitative e quantitative relative alle diverse popolazioni di elementi corpuscolati, presenti nel sangue periferico e i principali parametri ematologici valutati dall’esame emocromocitometrico, come i seguenti: la conta e dimensionamento dei globuli rossi e delle piastrine, la concentrazione di emoglobina, conta differenziale dei leucociti.
Per anemia si intende una riduzione della quantità di emoglobina funzionante indipendentemente dal numero degli eritrociti, che può essere ridotto (anemie normocitiche e macrocitiche), ma pure aumentato (anemie microcitiche)?
Non essendoci una secrezione regolabile, il contenuto corporeo di ferro viene mantenuto costante
controllandone l’assorbimento. Il ferro viene assorbito dall’enterocito sotto due forme: ionico ed emico. Il pool di ferro libero citoplasmatico e in equilibrio con il ferro di deposito (ferritina dell’enterocita) e con il ferro plasmatico(transferrina). Non meno la quantità di ferro assorbita dipende dalla saturazione della transferrina, ed un trasporto massivo e complessivo tra il lume intestinale e il plasma, determinato dal gate enterocitico (non più di 10 mg/die).
Il manifestarsi di un più massivo deposito di ferro non solo nel reticolo endotelio ma anche nei
parenchimi di molti organi, costituisce una condizione patologica chiamata emocromatosi.
Il fegato svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’omeostasi metabolica, operando
importanti trasformazioni delle numerose sostanze che, sia come nutrienti che come prodotti terminali
di altri metabolismi che gli arrivano con il sangue:
metabolismo dei carboidrati: glicogeno-sintesi, glicogeno-lisi, gluconeogenesi, conversione in
glucosio di altri monosaccaridi
metabolismo dei lipidi: biosintesi e trasformazione degli acidi grassi, sintesi di trigliceridi,
colesterolo, fosfolipidi, lipoproteine e corpi chetonici
metabolismo proteico: sintesi e degradazione delle proteine, catabolismo degli amminoacidi
metabolismo degli ormoni steroidei
metabolismo ed escrezione della bilirubina
sintesi ed escrezione degli acidi biliari
coniugazione e detossicazione (es.: bilirubina, acidi biliari, farmaci, etc.)
biosintesi dell’urea
inibizione dell’acido urico
deposito (es.: vitamine A, D, K, B12, ferro, rame)
Per proteine del sangue si intendono le proteine disciolte nel plasma
Si dividono funzionalmente in 3 categorie:
proteine la cui funzione si svolge prevalentemente nel plasma stesso (es.: albumina)
proteine la cui funzione si svolge nei tessuti e transita passivamente nel sangue (es.: alcuni ormoni proteici)
proteine che compaiono solo in condizioni patologiche (es.: enzimi rilasciati da cellule in necrosi)
Nella pratica clinica, la misura della VES viene applicata con quattro principali finalità: rivelare la
presenza di processi infiammatori per i quali esiste già un sospetto o una evidenza clinica, controllare il decorso o lo stato di attività di una malattia infiammatoria cronica, individuare condizioni neoplastiche o infiammatorie occulte.
Il bilancio tra le attività anti-trombotiche e pro-trombotiche dell’endotelio e un fattore critico nel
determinare la formazione del trombo, la sua propagazione, la sua dissoluzione, l’endotelio può essere
attivato da:
Per trombofilia si intende una condizione clinica in cui il paziente, di età inferiore ai 45 anni, dimostra una inusuale predisposizione al trombo-embolismo artero-venoso ed una tendenza alle recidive, anche in assenza di cause scatenati evidenti; tale condizione viene anche chiamata stato iper-coagulabile o di ipercoagulabilità.
Nella malattia di von Wiillllebrand le carenze fattoriali portano ad un allungamento dell’aPTT (activated partial thromboplastin time, tempo di tromboplastina parziale attivata) Si caratterizzata da:
I principali farmaci trombolitici attuano la conversione del plasminogeno, in plasmina accelerando cosi la dissoluzione del trombo, il massimo beneficio è riscontrabile entro 4 ore dalla somministrazione.
Nelle urine di un soggetto normale si riscontrano solo tracce di proteine, quantificabili con valori di perdita proteica giornaliera compresi tra 40 e 80 mg. La presenza di valori superiori di proteine nelle urine è indicata con il termine di proteinuria, la proteinuria può essere la conseguenza o di una alterazione dei glomeruli, che lasciano filtrare una quantità abnormemente elevata di proteine, o di una diminuita capacita dei tubuli di riassorbire le proteine.
Qual è il valore massimo giornaliero:
Ematuria e la presenza di sangue nelle urine. Si parla di ematuria macroscopica quando la quantità e tale per cui è visibile ad occhio nudo, ematuria microscopica quando la presenza di eritrociti è riconoscibile solo nel sedimento.
Alternativamente alla concentrazione ematica dell’urea nella diagnostica di laboratorio viene più spesso determinata la concentrazione ematica dell’azoto ureico (BUN: blood urea nitrogen)
Il diabete mellito e una malattia cronica che non interessa il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine, caratterizzata da un patologico aumento della concentrazione di glucosio nel sangue conseguente ad una carenza assoluta o relativa, rispetto al soggetto normale di uguale peso e costituzione, dell’attività biologica dell’insulina.
Il deficit insulinico si riflette sul metabolismo intermedio e terminale, cosicché il diabete mellito si
presenta come una condizione morbosa che abbraccia tutti gli aspetti metabolici dell’organismo.
del glucosio
degli amminoacidi
dei lipidi
Il diabete di tipo II non insulino-indipendente (NIDDM, non insulin-dependent diabetes mellitus) non e correlato a geni HLA, vi sono sempre generalmente segni di meccanismi autoimmunitari, la correlazione genetica pero e più stretta che nel diabete di tipo I, sono significative le correlazioni con le abitudini di vita.
L’emoglobina glicata (HbA1c) rappresenta il prodotto di una reazione non enzimatica tra una molecola di glucosio e il gruppo ammino-terminale (-NH2) della valina presente nelle catene dell’emoglobina.
L’ATEROSCLEROSI CORONARICA è una malattia infamatoria caratterizzata dall’accumulo di lipidi, macrofagi e cellule muscolari lisce nell’intima arteriosa, istologicamente la lesione elementare e la placca fibro-lipidica, la placca può crescere lentamente producendo una stenosi emodinamicamente significativa quando produce una stenosi del 90% del lume, o diventare instabile e non dare origine alla placca complicata con una non sovrapposta trombosi (atero-trombosi)
I chilomicroni, grandi complessi lipoproteici sintetizzati dalle cellule intestinali distribuiscono:
i trigliceridi assunti con la dieta alle cellule adipose e muscolari
il colesterolo assunto con la dieta (esogeno) al fegato
Le dimensioni e la localizzazione subcellulare delle proteine cardiache riflette la modalità di comparsa temporale dei bio marcatori nella circolazione.
La medicina trasfusionale può essere divisa in tre branche:
banca del sangue
raccolta, stoccaggio e utilizzo di cellule ematiche
terapia
Nel marzo del 1937 Bernard Fantus, medico di origine ungherese, inventa la “banca del sangue”, un sistema che consente di conservare il sangue in laboratorio per almeno una decina di giorni, inoltre Fantus riesce a stabilire che portando la temperatura del sangue donato a -4° gradi la sua possibilità di conservazione aumenta considerevolmente.
L’aferesi (dal greco ἀφαίρεσις) e una tecnologia medica nella quale il sangue di un donatore/paziente viene passato attraverso un apparato che separa un particolare costituente e ritorna il rimanente in circolo: Citaferesi: aferesi di cellule ematiche Plasmaferesi: aferesi di plasma o componenti plasmatici
Sulla membrana eritrocitaria sono presenti diverse molecole in grado di evocare una risposta anticorpale, tali antigeni possono essere di natura proteica (Rh), glico-proteica o glico-lipidica (AB0)
Il sistema AB0 (leggasi abizero) fu scoperto dal patologo austriaco Karl Landsteiner nel 1800
Dall’età di sei mesi quasi tutti gli individui posseggono anticorpi naturali diretti verso gli antigeni A e/o B che non possiedono, tuttavia la presenza di questi anticorpi dipende dall’esposizione verso antigeni
ambientali, mentre la specificità antigenica è dovuta ai diversi gruppi capaci di legarsi al carbonio in
posizione 3 di una molecola di galattosio, posta terminalmente ad una catena di zuccheri ed associata alla ceramide della membrana eritrocitaria.
Il gruppo 0 viene definito donatore universale, il gruppo AB viene definito non ricevente universale.
Il siero di Coombs e stato ottenuto da Coombs, Mournat e Race nel 1945 iniettando siero umano intero in conigli e ottenendo in questo modo anticorpi anti-siero umano.
Nelle situazioni in cui la somministrazione di sangue, pur non essendo prevista, può rendersi necessaria,
è indicato allestire delle prove di tipizzazione e screening. Con queste prove il centro trasfusionale:
determina il fenotipo AB0 e Rh del paziente
esegue la ricerca di anticorpi nel suo siero mediante IAT (indirect anti-globulin test) eseguito su due tipi di eritrociti di gruppo 0 con fenotipo antigenico noto
L’incompatibilità AB0 e la più frequente causa di reazione acuta emolitica trasfusionale (RAET).
Sono frequenti le reazioni allergiche del paziente verso un componente ignoto presente nel sangue del donatore, di solito dovute ad allergeni presenti nel plasma del donatore o, meno spesso ad anticorpi provenienti da un donatore allergico
La malattia del trapianto verso l’ospite (graft versus host disease, GVHD) e causata di solito dall’innesto di linfociti immuno-competenti, provenienti da un midollo osseo trapiantato in un paziente immunodepresso.
La plasmaferesi terapeutica e eseguita utilizzando un separatore cellulare per estrarre il plasma del paziente, mentre i GR sono restituiti in un fluido che sostituisce il plasma (es.: albumina al 5% in soluzione fisiologica)
La citaferesi e la rimozione di un componente cellulare dal sangue, la citaferesi terapeutica e spesso usata per eliminare gli eritrociti malati consentendo una contemporanea sostituzione con eritrociti sani.
La circolazione polmonare e caratterizzata da una doppia irrorazione: dall’arteria polmonare (sangue venoso) con ritorno nelle vene polmonari-atrio sn. (piccolo circolo) e dalle arterie bronchiali, (sangue arterioso dall’aorta) con ritorno nella vena cava superiore (grande circolo)
A causa delle continue depressioni e compressioni dovute agli atti respiratori, grandi quantità di liquidi escono continuamente dal letto vascolare polmonare e si riversano attraverso l’interstizio negli alveoli. Da qui un efficiente sistema di drenaggio rimuove il liquido non utilizzato per umidificare l’aria in ingresso, liquido contenente tutto ciò che ha dilavato dagli alveoli (polveri fini, batteri, virus, etc.), fagocitato o no dai macrofagi alveolari, e lo porta attraverso l’interstizio verso i linfatici.
EMOGASANALISI, si tratta dell’analisi, effettuata attraverso un particolare apparecchio di laboratorio
(emogas-analizzatore), di un campione di sangue arterioso o venoso allo scopo di determinare nel paziente:
alcuni parametri respiratori
l’equilibrio acido-base
Dato che processi compensatori (sistemi tampone, etc.) possono minimizzare o prevenire una variazione della concentrazione di ioni idrogeno del plasma in presenza di una variazione importante di acidi o basi, alcuni autori preferiscono non usare i termini acidemia e alcalemia per indicare quelle situazioni in cui il pH plasmatico e alterato in modo apprezzabile.
La classifcazione delle alterazioni dell’equilibrio acido-base si basa sulla misurazione delle variazioni a carico del sistema bicarbonato-acido carbonico, il sistema tampone più importante sia perché quantitativamente il più significativo, sia perché ha una componente volatile eliminabile in grandi quantità per far fronte alla produzione di acidi da parte del nostro metabolismo (20,000 meq al giorno)
Uno dei maggiori problemi nella valutazione delle alterazioni dell’equilibrio acido-base deriva dalla contestuale presenza delle risposte compensatorie:
polmonari
renali
La principale patologia respiratoria del neonato pre-termine e la sindrome del distress respiratorio, o malattia delle membrane ialine.
Il liquido cerebro-spinale (o cefalo rachidiano; CSF da cerebral-spinal fuid) e un liquido intra-cellulare che si trova nei ventricoli, negli acquedotti e negli spazi sub-aracnoidei del sistema nervoso centrale.
Il liquido cefalo-rachidiano (o fluido CSF) rappresenta uno dei tre principali componenti dell’encefalo oltre ai vasi ed al cervello stesso. In condizioni normali esiste una relazione bilanciata tra i volumi e le pressioni tra CSF, vasi e massa cerebrale.
L’esame microscopico deve essere eseguito subito dopo la rachicentesi per evitare la lisi cellulare spontanea a temperatura ambiente. La lettura viene eseguita in opportune camere previa colorazione con il colorante May-Grunewald-Giemsa.
I marcatori tumorali possono essere definiti come segnali biochimici presenti nei fluidi biologici di soggetti affetti da neoplasia maligna e/o in cellule o tessuti che sono in corso di trasformazione maligna o già trasformati. Nel caso specifico delle neoplasie, per segnale biochimico si intende un composto chimico, o una serie di essi, la cui presenza o quantità può essere posta in relazione con la presenza della neoplasia.