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Il Comitato Didattico
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Il 3° Principio è il “giudizio soggettivo” di ognuno di noi, sia sulle proprie azioni che sulla condotta altrui, che etichetta un comportamento come “normale” o “fuori dal comune”.
Il target del concetto di normalità all’ interno di una società è stabilito dal diritto come l’atteggiamento di persone che adottano un comportamento non in linea con i parametri etici di una comunità.
Secondo la psicologia:
Il DSM (Diagnostic and Statical Manual of Mental Disorders)è il corpus normativo della scienza della mente per definire il comportamento della persona se in equilibrio o disturbata o malata.
Dopo le Scienze che ci aiutano a delineare le linee di normalità, vi è la percezione personale, uno scipt cognitivo grazie al quale diamo un senso alle nostre azioni e a quelle altrui.
Come consideri questo concetto?
La capacità di intendere e di volere è un concetto legale, non una valutazione psichiatrica.
Chi sono i cosiddetti “normoidi”?
E’ la società che contribuisce a creare l’identità; dunque, oggetto di analisi saranno i fattori che contribuiscono alla nascita dell’Io sociale.
Come consideri questa affermazione?
L’ identità non è una struttura già marchiata con la nascita, ma in perenne evoluzione; solo interiorizzando le voci degli altri possiamo parlare a noi stessi.
Oggi i media elettronici non hanno rimodellato situazioni e identità sociali, ma le relazioni fin troppe volte sono solo superficiali.
In ogni adolescente è presente la coscenziosità:
Il problema di questa società è che è deficitario quel senso di valore inteso come coefficiente sociale, come modalità con cui una società decide la propria coesione.
La follia e il raptus diventano da subito i termini per spiegare e inquadrare il delitto ma “Il raptus non esiste”, così come non è sempre vero che ad animare la mano del carnefice sia la malattia mentale.
Il “parricidio” è il termine utilizzato per indicare l’uccisione del padre.
I ragazzi che si macchiano di delitti contro natura e che riescono a vivere con una assoluta mancanza sia di sensi di colpa che di una rivisitazione critica del delitto sono definiti:
L’ omicidio non sempre è il frutto di una malattia mentale ma, il più delle volte, è la diretta
conseguenza di un rapporto insano, il vero motivo il più delle volte si chiama “Disturbo Narcisistico di Personalità”.
Una madre iniqua è una madre che non sa rinunciare alla prerogativa dell’esclusività e del possesso dell’oggetto d’amore.
“Uccidere il figlio per ripicca” può significare avere l’insana voglia di punire il partner traditore mediante la vendetta più estrema e crudele; colpirlo nei suoi affetti più profondi.
Madri negligenti che uccidono i propri figli a causa del loro agire omissivo…(completa la risposta)
Zanardelli configurava nel “neonaticidio” come circostanze attenuanti il nascituro non ancora iscritto nel registro dello stato civile e la causa bonoris.
Con l’espressione “Serial Killer” si indica chi uccide almeno tre persone in un arco di tempo variabile, da poche ore ad anni.
Il SK non può non uccidere, in lui vi è una condizione patologica, la necromania, che lo porta a non avere il controllo di questa pulsione.
Un Killer di professione uccide solo per tornaconto economico o per opportunità e sa fermarsi quando le condizioni non gli sono nè vantaggiose, nè favorevoli.
Come consideri questa affermazione?
Che cosa è la “necromania”?
Il fenomeno “Serial Killer” nasce con l’essere umano; giovane, invece, è lo studio sistematico da
parte di scienze affini (come la psicologia, l’antropologia o la criminologia).
Come giudichi questa frase?
L’ambiente può fungere o da paracolpi o da innesco per un comportamento patologico.
Nell’ eziologia del comportamento seriale di solito compare, nell’ età adolescenziale, la cosiddetta triade studiata da Norris: enuresi notturna, zoosadismo e piromania, disfunzioni che indicano rispettivamente prostrazione affettiva, indebolimento dell’Io, rabbia repressa.
Lo zoosadismo fa sperimentare al bambino il piacere di avere potere e controllo su di un essere vivente.
Come definisci questo concetto?
Il modus operandi di qualsiasi SK ha dei simbolismi da interpretare sulla base del suo vissuto emotivo, ogni cosa ha il suo perché.
E’ stato creato un database che collega gli omicidi che avvengono nei diversi Paesi e la famosa Unità di Scienze del Comportamento dell’FBI.