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La statificazione è concebile come disuguaglianza strutturata fra raggruppamenti sociali differenti; si
possono distinguere tre sistemi fondamentali di stratificazione: casta, ceto e classe.
La posizione sociale di un individuo o di un gruppo all’interno del sistema di relazioni che formano la
struttura sociale viene definita come status usato anche per indicare il prestigio assegnato a ciacuna
posizione nella stratificazione sociale.
Qual è la differenza tra status ascritti e status acquisiti?
I sistemi di stratificazione possono essere chiusi o aperti. In un sistema chiuso i confini esistenti fra gli
strati sono chiari e definiti e non è possibile a nessuno cambiare il proprio status invece in un sistema
aperto i confini fra gli strati sono flessibili.
La casta è tra le forme dell’organizzazione sociale quella che presenta la più totale chiusura nei confronti del mondo esterno; nella casta si può entrare e si può uscire.
Una caratteristica comune dei sistemi di casta è costituita dall’endogamia: agli individui di un gruppo è consentito sposarsi solo con individui dello stesso gruppo.
Secondo Max Weber il ceto indica il rango dell’individuo e dello strato al quale egli appartiene e
soprattutto lo “stile di vita” che unisce tutti gli appartenenti al medesimo strato. Ciò che caratterizza il ceto è quindi lo stile di vita.
Tra i ceti sono tollerati sia un certo grado di mobilità individuale, sia la possibilità di contrarre matrimoni con membri di altri ceti.
Le classi sono insiemi di individui che occupano una posizione simile nella struttura economico-sociale, o adempiono a una stessa funzione nell’organizzazione sociale e sono in grado, in determinate situazioni, di agire unitariamente.
Nelle società industriali esistono tre classi fondamentali: una classe superiore di élite, una classe media abbastanza numerosa di professionisti e impiegati delle categorie superiori e una classe ancora più numerosa di operai dell’industria e di lavoratori dell’agricoltura e del terziario con scarsa qualificazione.
Le teorie sulla stratificazione sono quattro: le teorie del conflitto, le teorie funzionaliste, la teoria
evolutiva e la teoria reputazionale.
Secondo Karl Marx la base delle classi risiede nella sfera economica e dipende dal modo di produzione, il quale a sua volta determina l’organizzazione di ogni struttura sociale in una certa fase storica.
Max Weber ritiene che le fonti delle diseguaglianze e i principi fondamentali della stratificazione sociale vadano ricercati non solo nell’ambito dell’economia, ma anche nella sfera della cultura e in quella della politica.
Gerhard Lenski sostiene che le risorse fondamentali per la sopravvivenza di una società vengono
prodotte e conservate collocando nei ruoli sociali più importanti gli individui più dotati; le risorse che
eccedono la necessità della sopravvivenza sono distribuite attraverso un conflitto tra gruppi in
competizione.
Qual è la differenza tra povertà assoluta e povertà relativa?
Intolleranza, razzismo e xenofobia si sono variamente intrecciati nella storia degli ultimi secoli, avendo come radice comune il pregiudizio di qualche “superiorità” del proprio gruppo d’appartenenza rispetto agli altri.
I sociologi con il termine ageism indicano la discriminazione operata nei confronti di un gruppo di età,
nelle società industrializzate contemporanee, la discriminazione d’età riguarda per lo più gli anziani.
La prospettiva funzionalista:
ha spiegato la differenziazione dei ruoli sessuali
la differenza sessuale diventa un mezzo per stabilire la divisione del lavoro
Le politiche per le pari opportunità sono le politiche atte a garantire alle donne pari opportunità di promozione sociale rispetto agli uomini che di recente si stanno sviluppando nelle società industrializzate di democrazia avanzata.
La differenza tra mobilità verticale e mobilità orizzontale è:
La famiglia non muta solo nel tempo e nello spazio, ma è anche diversa da una classe sociale all’altra e
da un gruppo etnico o socioculturale all’altro. L’analisi sociologica rende conto dell’affermarsi delle nuove tipologie di famiglie come famiglie di fatto, famiglie ricostituite e famiglie con un solo genitore.
La teoria funzionalista analizza la famiglia in rapporto ai bisogni sociali che essa soddisfa. Le funzioni
svolte dalla famiglia sono:
La distinzione operativa di base tra famiglie di orientamento e di procreazione è che le prime sono
quelle in cui si nasce invece le seconde sono quelle in cui si entra da adulti e dove viene allevata una nuova generazione di bambini.
Secondo Laslett i modelli familiari sono riassumibili in cinque tipi: solitario, nucleare, senza struttura
coniugale, estesa, multipla.
Qual è la famiglia estesa?
La caratteristica di fondo della famiglia ricostituita dopo un divorzio è di avere dei confini più incerti e
ambigui di quella coniugale, in termini sia biologici, sia giuridici.
Il termine drop out indica la percentuale di abbandoni rispetto alla popolazione scolastica, designa
quanti non riescono a rispondere alle richieste del sistema scolastico.
La scuola non trasmette solo istruzione, ma anche idee e valori che regolano il comportamento degli individui.
Dire che la scuola opera come un filtro di selezione significa dire che:
Molti sociologi, tra cui Collins, tendono a monopolizzare il diritto di fornire determinati servizi e a
mantenere tale diritto, controllando l’accesso alla professione attraverso l’uso di credenziali educative.