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Secondo il pensiero ermetico, di cui Bruno Giordano era profondo conoscitore, uno dei modi per operare nel mondo celeste è quello di ricorrere alla magia delle immagini talismaniche delle stelle.
Giordano Bruno si sforzò di trovare un sistema per combinare l’arte classica della memoria con quella geometrizzante di Raimondo Lullo
La ricerca sul controllo della nostra mente interessa 3 livelli di attività del nostro cervello.
Il Settimo passo per la realizzazione del palazzo della memoria è quello di rinforzare continuamente il palazzo.
Anche gli stati di coscienza “straordinari” fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente creativi, insolitamente intuitivi, eccezionalmente lucidi, in uno stato di grazie di iperattività mentale o, al contrario, siamo stressati in un’iperattività mentale.
La vostra capacità di essere creativi è l’arma più perfetta: usatela per memorizzare concetti astratti o parole complesse.
Le onde Gamma non sono connesse a fasi cerebrali in cui sperimentano stati di stress, ansia o iperattività.
Le onde Alfa identificano stati di dormiveglia, di rilassamento, di meditazione, dove si esercita la creatività, la visualizzazione mentale.
Le Onde Cerebrali Gamma si propagano a circa 40 cicli per secondo. Le onde Beta pulsano all’incirca fra i 14 e i 30 cicli al secondo e rappresentano la capacità di elaborare coscientemente e razionalmente i pensieri.
Le onde Beta contribuiscono alla stimolazione di pensiero e azione. In questa fase viene privilegiato il pensiero logico, analitico e intellettuale e dalla comunicazione scritta o verbale.
Le onde Alfa, caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13.9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l’addormentamento. Una delle caratteristiche di queste onde è la loro configurazione regolare e sincronizzata.
La ricerca ha dimostrato che, mentre è in Alfa, una persona è capace di imparare molto rapidamente, di curare le malattie psicosomatiche, di aumentare la sua creatività, di migliorare la sua memoria, le percezioni extrasensoriali ed altri fenomeni psichici.
Il livello Theta delle onde cerebrali è caratterizzato da un rilassamento molto profondo.
Come consideri questa affermazione?
La maggior parte delle volte lo stato Theta viene ottenuto soltanto quando si dorme cosicché spesso è difficile portare il ricordo dei sogni nella vita da svegli.
Le onde Theta sono tipiche di stati di sonno profondo senza sogni, dove vi è una consapevolezza distaccata, e dove si può esercitare il potere della guarigione.
Le onde cerebrali Theta contribuiscono a una profonda pace interiore, a verità mistiche, alla trasformazione di credenze limitanti inconsce.
Le onde Delta sono connesse a stati di meditazione profonda, sonno, fase REM, torpore che sprofonda nel sonno con sogni, sogno lucido; in questa fase si sviluppa l’intuizione, la facoltà di memorizzazione, la capacità di intervenire nella propria vita attraverso facoltà normalmente nascoste.
La coscienza Theta è associata anche al Sogno lucido, un’esperienza onirica che viene condotta senza addormentarsi.
Le onde Theta sono anche quelle caratteristiche degli stati ipnotici e autoipnotici, sebbene con l’ipnosi si possa andare anche più profondamente, qualora sia necessario.
Come consideri questa affermazione?
Le onde Delta sono onde cerebrali da 4,0 a 7,9 hz, caratterizzate da un rilassamento profondo.
Come definiresti questa affermazione?
Gli stati di coscienza Iper Gamma e Lambda sono gli stati associati con la capacità di certe sette di monaci Tibetani che indossando pochi vestiti, riescono a meditare sulle Montagne Himalayane con temperature sotto lo zero, e a sciogliere la neve intorno a loro.
Alcune scuole tradizionali di meditazione credono che il Samadhi, derivi da un punto di concentrazione approssimativamente di 24 x 24 x 24 secondi.
Le onde Gamma sono modelli di onde cerebrali associati con la percezione e la coscienza.
La mappa mentale, come descritta da Tony Buzan, non è uno schema che riproduce esattamente il modo di funzionare della nostra mente, a differenza di come molti credono
Chi utilizza la tecnica della fascinazione in modo autentico è sempre intelligente e veloce di mente, a parità di condizioni, rispetto ad altre persone e questo, probabilmente, è il risultato di un allenamento nella concentrazione a lungo termine.
Lo schedario alfanumerico è una complessa elaborazione della conversione fonetica, creata per ricordare elenchi di informazioni strutturate a capitoli o sezioni.
Come definiresti questa affermazione?
Concentrarsi significa mettere a fuoco la mente su di un determinato oggetto, allontanandola, di conseguenza, da tutto il resto.
Tony Buzan, nel suo libro Mappe Mentali, racconta che, in base a ricerche sulla neurofisiologia, se nel cervello fossero inserite dieci informazioni ogni secondo per cento anni, esso avrebbe usato meno di un decimo della sua capacità di memoria.
Ogni messaggio o pensiero o ricordo che viaggia nella nostra mente viene trasmesso da un neurone all’altro e tale trasmissione crea delle “vie”, delle connessioni fra i neuroni cerebrali.
Le mappe mentali consentono di rappresentare in modo visivo le parole chiave contenute in un testo, in un discorso o in una storia, così come gli elementi fondamentali di un qualsiasi argomento, organizzandoli in un sistema “ad albero”
Le mappe mentali non permettono di selezionare molto velocemente qualsiasi tipo di informazione.
Le tecniche di PNL avanzata possono essere di grande aiuto nell’affrontare lo studio e la memorizzazione così come lo sono in ogni ambito della vita quotidiana e professionale
La tecnica dei LOCI Romani fu inventata ed usata più di 2000 anni fa da Cicerone, che si era reso conto che, organizzando in un certo modo i pensieri, riusciva a ricordare le sue orazioni senza aver bisogno di alcun scritto.
Come definiresti questa affermazione?
Un’altra tecnica utilizzata da Cicerone per memorizzare è quella che viene chiamata:
La tecnica del palazzo della memoria non deriva dalla tecnica ciceroniana dei “loci”
Costruire un palazzo della memoria significa elaborare un sistema mnemonico in grado di custodire e organizzare gli infiniti concetti che costituiscono l’insieme delle conoscenze umane.
Il primo passo per la tecnica del palazzo della memoria è quello di fissare il punto di partenza.
Per la realizzazione del palazzo della memoria è possibile crearne uno a vostro piacimento, anche se vi occorrerà più tempo.
Come definiresti questa affermazione?
Numerare i luoghi mentalmente è un ottimo modo per spostarsi velocemente nel palazzo della memoria.
Più rivediamo e percorriamo la struttura del palazzo della memoria, più la indeboliamo.
Una volta completata la creazione del palazzo della memoria è molto importante entrarvici e percorrerlo con attenzione, osservandolo con gli occhi della mente.
È sempre consigliabile e più semplice usare ogni palazzo della memoria per più di un argomento.
Come definiresti questa affermazione?
Una volta che avrete costruito il palazzo della memoria e l’avrete bene impresso nella vostra mente, sarete pronti ad usarlo iniziando ad associare ai vari luoghi le informazioni desiderate.
La tecnica del Palazzo della memoria non è uno sviluppo di quella dei loci e delle stanze romani sviluppate da Cicerone e Quintiliano.
L’arte della memoria diventa con Giordano Bruno una memoria astrale che assicura conoscenza, ma anche potere mediante l’organizzazione di immagini.
L’Arte della Memoria di Bruno riflette l’architettura antica, ma con uno spirito non classico, concentrando la scelta su luoghi irregolari ed evitando ordini simmetrici: si è rovesciato il modo di concepire la memoria.
L’idea del teatro della memoria fu ampiamente messa in discussione da Rober Fludd un medico e alchimista inglese.
Per abbracciare tutto il sapere, il Teatro della memoria invitava lo spettatore ad andare oltre, lo spingeva ad esplorare territori sconosciuti, ad indagare nuove associazioni d’immagini.
La maggior aprte dei metodi tradizionali suggeriscono che imparare è facile e non faticoso, e che l’unico modo possibile è che l’insegnate raggruppi le informazioni in tanti grandi blocchi di informazioni.
Per abbracciare tutto il sapere, il Teatro della Memoria invitava lo spettatore ad esplorare tutti i territori sconosciuti, ad indagare nuove associazioni d’immagini.
Come definiresti questa affermazione?